Verso la Smart Specialisation

La Smart Specialisation, individuata anche nel Rapporto Barca “Un’agenda per una politica di coesione riformata”, è stata evidenziata dalla Commissione Europea come uno dei pilastri centrali della Strategia Europa 2020, una sorta di ombrello programmatico sotto cui rientrano le politiche comunitarie del prossimo decennio in vista di una crescita intelligente, verde e inclusiva.
Con la comunicazione COM(2010)553 “Il contributo della politica regionale alla crescita intelligente nell'ambito di Europa 2020”, l’Unione Europea spiega il ruolo della Smart Specialisation nelle politiche regionali, specificando che essa è finalizzata alla concentrazione degli interventi di policy in quegli ambiti applicativi che possano avere un rilievo per le regioni, in termini di vantaggio comparato.
Le Smart Specialisation Strategies sono “programmi integrati di trasformazione economica” che svolgono 5 azioni importanti sul territorio:
  1. Incentrano il sostegno della politica e gli investimenti su fondamentali priorità, sfide ed esigenze di sviluppo basato sulla conoscenza a livello nazionale e regionale.
  2. Valorizzano i punti di forza, i vantaggi competitivi e il potenziale di eccellenza di ogni paese/regione
  3. Supportano l’innovazione e promuovono gli investimenti nel settore privato.
  4. Assicurano governance partecipativa e incoraggiano l’innovazione e la sperimentazione.
  5. Sono basati su esperienze concrete e includono validi sistemi di monitoraggio e valutazione.

Verso la Smart Specialisation in Toscana

La Regione Toscana si è attivata verso la definizione di una strategia di specializzazione intelligente facendo leva su analisi economiche e valutazioni delle politiche per addivenire a roadmap che tengano conto di 5 ambiti tematici di interesse prioritario:
  • energia e ambiente;
  • territori intelligenti;
  • smart manufacturing;
  • ricerca e capitale umano;
  • innovazione sociale.
Questi ambiti tematici, 3 verticali (energia ambiente, smart manufacturing e ricerca e capitale umano) e 2 orizzontali (innovazione sociale e territori intelligenti), non rappresentano le specializzazioni intelligenti, ma quei territori concettuali che contengono le principali sfide che le roadmap di specializzazione intelligente devono tenere in considerazione.
Al momento sono in corso di definizione delle roadmap integrate che, facendo leva sulle specificità territoriali, valorizzino il potenziale di innovazione e sviluppo di specifici comparti produttivi.
Il passo successivo è rappresentato dalla discussione su queste roadmap secondo una logica di complementarietà ed integrazione, facendo emergere le opportunità di consolidamento delle filiere eccellenti, di valorizzazione di quelle emergenti e di rigenerazione di quelle che subiscono maggiormente la pressione dei mercati internazionali.
Quest’ultima fase sarà sviluppata con discussioni aperte, laboratori tematici ed il coinvolgimento di ulteriori stakeholder e rappresentanze del territorio. Il processo partecipativo è stato avviato il 24 gennaio 2014 con il laboratorio "Verso una strategia regionale sulla Smart Specialisation". I prossimi appuntamenti sono in calendario per il 14 e 21 febbraio e si articoleranno con una serie di sessioni tematiche parallele e una sessione plenaria conclusiva di restituzione dei risultati. L'invito/programma è disponibile qui.
La fase finale prevista per aprile 2014 è finalizzata alla validazione istituzionale dell’action plan dei modelli governance, valutazione e monitoraggio.
Di seguito si pubblicano due documenti rappresentativi delle impostazioni di base adottate dall'amministrazione regionale per il processo di smart specialisation. Il primo illustra i principali orientamenti comunitari e nazionali in materia, il secondo gli obiettivi e le finalità generali della metodologia adottata dalla Regione Toscana.

Smart Specialisation Strategy. Dal concetto all'attuazione.pdf
Per una RIS3 in Toscana_Metodo percorso risultati.pdf